Il consenso informato nelle strutture sanitarie – Aggiornata la normativa della Regione Lazio – Stabilite caratteristiche e requisiti imprescindibili
Il consenso informato incardina due diritti fondamentali della persona: il diritto all’autodeterminazione e il diritto della tutela della salute.
Come citato dalla norma, dal punto di vista giuridico e ordinistico la corretta acquisizione del consenso informato si pone come vero e proprio obbligo del medico e del professionista sanitario, con conseguente onere
della prova a suo carico di aver compiutamente informato la persona assistita.
Conseguentemente ai dati rilevati dalle autorità nel corso degli ultimi anni, si è reso sempre più evidente come sia necessario che la raccolta del consenso informato non venga considerata un mero adempimento burocratico, bensì come un tempo di cura che coinvolge tutta l’equipe
sanitaria. Da qui l’esigenza quindi di elaborare un documento d’indirizzo regionale volto a definire gli elementi minimi cogenti.
In data 1 febbraio 2022 è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio (BURL) la Determinazione n. G00642 del 25 gennaio 2022, nella quale si determina l’adozione del Documento di indirizzo sul consenso informato redatto a cura del CRRC – Centro Regionale Rischio Clinico (per scaricare il documento clicca qui).
Tutte le strutture sanitarie private e private accreditate della Regione Lazio, incluso i professionisti e gli esercenti la professione sanitaria dovranno adeguarsi entro il 30 giugno 2022, implementando i contenuti di tale documento attraverso l’adozione di specifiche procedure e dell’opportuna modulistica, ove non siano già presenti, ovvero di procedere alla revisione di quanto eventualmente già presente, ove difforme dal contenuto del documento di indirizzo di cui sopra.
Vuoi sapere se la tua struttura è adeguata o in che modo adeguarla?Supportiamo le Vostre Direzioni nel percorso di verifica della relativa conformità, ed eventuale adeguamento in materia (per richiedere il nostro supporto clicca qui).