La privacy è senza dubbio uno degli aspetti più rilevanti nella nostra vita, soprattutto quando si tratta della nostra salute. Quando ci affidiamo ad una struttura sanitaria, le comunichiamo i nostri dati personali, compresi quelli sulla salute (dati personali di categoria particolare), e ci aspettiamo che li mantengano al sicuro.

Vista la crescente esigenza di protezione della privacy, molti Titolari di strutture sanitarie e socio sanitarie private, che non abbiano già provveduto, stanno valutando la possibilità di nominare un responsabile della protezione dei dati personali.

Ma la domanda rimane: è necessario avere un DPO per le strutture sanitarie private? La risposta è dipende.

Per le strutture sanitarie private, la nomina di un DPO è sicuramente consigliata sempre, come indicazioni dell’Autorità Garante Privacy, e risulta invece obbligatoria nella maggior parte delle casistiche. In ogni caso, risulta fondamentale per i titolari delle strutture sanitarie private che vogliono garantire la privacy e la riservatezza dei dati personali dei loro pazienti.

Ai fini della valutazione della nomina di tale professionista, sarà utile considerare le dimensioni e la mole di dati personali trattati dalla struttura a cui si fa riferimento, nonché le dimensioni e le dinamiche dei flussi di dati di quest’ultima.

Una struttura privata, che tratta dati dei pazienti su larga scala, avrà sicuramente bisogno di un Responsabile per la protezione dei dati personali.

I dati dei pazienti, come l’anamnesi, i risultati degli esami e i piani di trattamento, sono estremamente sensibili e devono essere protetti

Il DPO è uno specialista che ha il compito di sorvegliare sulla conformità dell’organizzazione alle leggi e ai regolamenti in materia di protezione dei dati. Con la crescente quantità di dati personali raccolti ed elaborati dalle strutture sanitarie private è, infatti, essenziale avere un DPO per garantire la corretta gestione delle informazioni raccolte.